Care
mamme e papà in attesa e futuri genitori, vorrei condividere con voi un'esperienza molto bella ed emozionante che abbiamo fatto con mio marito.
Partiamo
da un po’ lontano. Sono nata nel lontano 1974 e nonostante non fosse noto a
tutti l’effetto benefico della musica, dal giorno in cui sono tornata a casa
dalla maternità, i miei mi facevano ascoltare da un mangiacassette le “Quattro
stagioni di Vivaldi”.
Altro
che ipod, lettore cd, casse acustiche di alto livello. E i miei genitori non
erano musicisti, non avevano neppure mai studiato musica, ma consigliati da un
loro caro amico avevano “investito” un po’ di soldini per questa cosa in cui
credevano molto.
Poi
ho frequentato un asilo sperimentale in cui la maestra Carla ci faceva
“suonare” con degli strumenti quali cembalo, triangolo, nacchere, maracas e
cantare tutti assieme. Erano delle occasioni di festa e gioia per noi bimbi le
ore con lei.
Dagli
8 ai 18 anni ho studiato pianoforte presso la Civica scuola musicale della mia città,
interrompendo poi per proseguire gli studi all’Università. Ma la musica non mi
è mai più uscita dal sangue.
Ho
avuto la fortuna di incontrare casualmente sulla mia strada, durante l’attesa
del nostro Stefano, il “Grembo armonico. Come avete capito la musica fa parte
della mia vita e ho sempre ritenuto che, assieme alla lettura, fosse una elemento
vitale della mia esistenza, come l’aria che respiro e l’acqua di cui sono
composte le mie cellule
Ritengo
che sia stata un’esperienza utilissima, piacevole (e avevo riscontro anche dai
movimenti di Stefano nella mia pancia) e sono sicura che lo sarà anche in
futuro per il nostro piccolo.
Quello
di cui vorrei farvi partecipe sono i risultati che ho avuto con questo
percorso.
L'ho
scoperto un po' "tardi" ovvero verso la fine del 5 mese, cercando
"gravidanza e musica" in google. Abbiamo iniziato con mio marito ogni
giorno, mattina e sera, a “fare gli ascolti” alla pancia, tenendoci sopra una
mano, massaggiandola, spiegando al piccolo prima cosa succedeva e poi la sera
gli raccontavamo assieme la nostra giornata come era andata, cosa avevamo
fatto, gli parlavamo con amore dicendogli che aspettavamo il suo arrivo.
Ho
avuto costanza nel percorso pre...un po' meno nel post nel senso che non tutti
i giorni, con il trambusto dei primi tempi, riuscivo a fargli sentire la sua
"musichetta" (la chiamo affettuosamente così anche se è musica di
alto livello)......ma in compenso gli ho sempre cantato e non solo per farlo
addormentare, anche durante il cambio, il gioco, andando in giro a spasso, Sia melodie
note che altre che mi venivano così al momento...con parole mie...e mi sembra
abbia sempre reagito bene. Io credo fermamente nel potere della musica e dei
suoni in generale.
Bello
“l'effetto Mozart” ma ritengo che siano più adatti a tale stimolazione autori come
Vivaldi, Bach e gli autori barocchi, come anche alcuni studi affermano.
Cosa ho notato nel mio Stefano? Tutti mi dicono (e
io ascolto attentamente e ora ho iniziato a fare confronti con altri bimbi,
anche se a volte è sbagliato) che è un bimbo molto curioso e attento a quello
che lo circonda, i rumori e i suoni lo
incuriosiscono, vuole capire come si originano e dare loro un nome. Già da
quando ne aveva 2 mesi e mezzo emetteva suoni e sillabe. I progressi andavano a
periodi:ci sono state fasi di esplosione e tante chiacchiere momenti più
"tranquilli," ma mia mamma mi ha appunto spiegato che anch'io andavo
a salti e che è tipico dei bimbi. Altre cose: occhi molto svegli e curiosi....guarda
dappertutto....vuole prendere tutto quello che vede, una psicologa mi ha detto
che è un bimbo molto reattivo (non iper attivo, attenzione).
Sono convinta che una bella dose di felicità e
vivacità che lo caratterizzano gliel’abbia data anche la musica che ha ascoltato
e che ora in tanti momenti gli ripropongo io con la mia voc.
Non abbiate paura mamme e papà di stonare…i nostri
bimbi non hanno bisogno di cantanti professioniti in casa ma di voci famigliari
e dolci come le vostre.
Adesso la musica continua ad accompagnarci nella
nostra crescita. Sì dico nostra perché noi adulti abbiamo molto da imparare dai
bambini. La spontaneità, il guardare il mondo con occhi sempre meravigliati per
quello che vediamo, l’entusiasmo per la vita e il mondo che ci circonda.
Da un anno seguiamo un “corso” di musica per bimbi
da 0 a 3
anni. Si chiama Music Together e ogni volta che nomino a Stefano la musica lui
mi dice Max (il ragazzo che lo tiene) e chitarra, perché le canzoncine che
cantiamo sono anche accompagnate dalla chitarra.
Cantare ai nostri bimbi, far ascoltare loro musica
(di ogni genere, escludendo a mio avviso la musica da discoteca e generi quali
l’heavy metal e simili), leggere ad alta voce con e per loro, sono nutrimento
per lo spirito, il cuore ma per lo stesso sistema nervoso.
Godetevi questo prezioso e unico percorso di cui
voglio, in questa occasione, ringraziare di cuore Filippo Massara che l’ha
creato! E di recente è anche uscita un'altra iniziativa realizzata in collaborazione con Claudia Boni, con cui ho seguito un percorso di accompagnamento alla nascita, denominato "Gravidanza con la musica".
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