martedì 27 novembre 2012

Non picchiamo i bambini!

Sono per un'educazione non violenta: schiaffi, urla e botte non fanno che mortificare i figli, ferirli, non servono a nulla e sono anzi dannose.
Per cui aderisco alla campagna contro la violenza di cui potete avere maggiori informazioni a questo link

http://www.genitorichannel.it/famiglia/vita-quotidiana/liberi-non-picchiare-punizioni-fisiche.html

Sono molto interessanti i libri di Alice Miller, Jan Hunt e Sue Gerhardt






sabato 27 ottobre 2012

Chi sono i nostri figli? Splendido e poetico brano di Gibran

Non servono altre parole, gustatevelo come ho fatto io. Secondo me è unico.

I vostri figli non sono i vostri figli,
sono i figli e le figlie della brama che la vita ha di se stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
e benchè vivano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
poichè essi hanno i loro propri pensieri.
Potete dare alloggio ai loro corpi ma non alle loro anime,
perchè le loro anime dimorano nella casa de...
l domani,
che neppure in sogno vi è concesso di visitare.
Potete sforzarvi di essere simili a loro,
ma non cercate di rendere essi simili a voi,
perchè la vita non va mai indietro nè indugia con l'ieri.
Voi siete gli archi da cui i vostri figli come frecce vive sono scoccate,
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito,
e vi piega e vi flette con la sua forza
perchè le sue frecce vadano veloci e lontane.
Fate che sia lieto questo vostro esser piegati dalla mano dell'Arciere:
poichè come ama la freccia che scaglia,
così Egli ama anche l'arco che è saldo.

-Kahlil Gibran, Il profeta-

domenica 21 ottobre 2012

Ed ecco a voi un GIVEAWAY

Vi ricordate che qualche post fa ho presentato il libro "Lavoro e allatto" di Tiziana Catanzani?
Domani sarà presentato alle 17 a dall'autrice al Color Cafè in Via SS.Trinità, 8 a Bassano del Grappa.
La Farmacia Pozzi dott.Publio mette in palio, partecipando secondo le modalità previste nella pagina FB del giveaway, una copia autografata dall'autrice.
Per partecipare leggete qui.
 
 
e grazie, oltre che all'autrice, a Chiara Pozzi Perteghella.
 
 
 
 
 

sabato 20 ottobre 2012

Forse al cinema

Il programma di oggi prevede pulizia profonda della casa, durante la settimana con il lavoro e il piccolo è impossibile perchè lui vuole aiutare ma non è possibile perchè sarebbe pericoloso per lui tenere l'aspirapolvere o quando spolvera vorrebbe salire sui mobili.
Allora mio marito ha ideato una spedizione di loro due dai nonni (i miei suoceri)...auto invito a pranzo dalla nonna e staranno da loro tutto il giorno e io intanto via libera con le pulizie.
Su Donna moderna ho letto di film che sono usciti in questo periodo e ne avevo addocchiato uno. Ieri durante la nostra passeggiata in città ho visto la locandina fuori dal cinema e ho espresso il mio entusiasmo e Luca mi ha detto "Perchè non ci vai domani sera?".
Io non credevo alle mie orecchie..non ho mai pensato di andare al cinema da sola ma dopo 2 anni che lascio Stefano solo per andare al lavoro e che ormai non ho più spazi personali ho deciso di accettare l'invito di Luca.
Ora vedremo se ce la farò. Se stasera al rientro dei tati dalla gita dai nonni vedrò che Stefano è sereno e può stare altre 2 ore senza di me andrò, altrimenti no, pazienza.
 
Intanto passerà la mia giornata di pulizie con l'entusiasmo della ragazzina che aspetta l'uscita serale.
Buona domenica a tutti.

http://www.primissima.it/film/scheda/tutti_i_santi_giorni/
 

lunedì 15 ottobre 2012

Il mio nuovo Kobo Glo

Che io sia appassionata di libri l'avrete capito. E mai avrei pensato di poter comperare un e reader, ovvero un lettore di e book. Io così legata al cartaceo, con un rapporto quasi fisico con il libro. E invece quando ho iniziato a interessarmi al pianeta dei lettori di libri digitali ho capito che ci sono diversi vantaggi: risparmio economico, di spazio, di polvere e praticità di potersi portare diversi libri con sè. Certo non abbandonerò mai del tutto i libri normali....quelli a cui tengo tanto, che rileggerò in futuro, i libri che contano come quelli di Terzani e Coelho ad esempio, non li prenderò in formato e book, ma credo che tante altre letture possano essere "sostituite" da questo formato.
Alla fine per il mio compleanno e l'anniversario di laurea (21 ottobre sono 14 anni) con la gentile concessione del marito sabato sono entrata in possesso del mio Kobo Glo. L'ho scelto grigio, mi sembrava il colore che stufa di meno...nero era anonimo e dell'azzurro e del rosso avevo paura di stancarmi. Ed eccolo quindi a voi con 3 immagini.
 
 

1
E poi la recensione del prodotto.Alcune info sono già datate (i Kobo infatti sono già usciti)...vi lascio anche il link così potete visionare i commenti
 
Kobo Touch: prime impressioni del dispositivo targato Mondadori
 
 
Ecco a voi il tanto atteso ebook reader Kobo Touch Mondadori.

La vendita del dispositivo è partita il due ottobre sul sito inMondadori.it e noi lo abbiamo ricevuto solo da pochissime ore.
Il Kobo Touch giunge nel nostro Paese a un prezzo di 99 euro grazie a una partnership tra il produttore canadese e il gruppo editoriale Mondadori. L’accordo prevede anche la commercializzazione degli altri due ebook reader a inchiostro elettronico di Kobo: Kobo Mini e Kobo Glo .
 
 
 
Tutti e tre i dispositivi integrano il catalogo ebook di Mondadori e insieme quello multilingue della piattaforma Kobo. Il Kobo Touch, Mini e Glo sono in vendita online su inMondadori e in ognuna delle 300 librerie del Gruppo sparse lungo la pen
Kobo Mini - Kobo Touch - Kobo Glo
i tre Kobo: Mini - Touch - Glo

 
Il Kobo Touch è un ebook reader con schermo touchscreen E-Ink “Pearl” da 6 pollici.
Il modello in nostro possesso è caratterizzato da un telaio di plastica nera opaco, ottimamente raccordato in tutte le sue componenti. Per chi lo preferisse di un’altra colorazione, in vendita si trovano anche i modelli con livrea blu, lilla, argento e bianco.
Come è consuetudine per questo genere di dispositivi il retro è rivestito di materiale che assicura una discreta presa a mano libera. Tuttavia al momento dell’acquisto è bene scegliere una custodia rigida (meglio se a libretto) che garantisca un’adeguata protezione allo schermo del dispositivo.
Kobo Touch pesa 185 grammi e misura 11,4 cm di altezza, 16,5 cm di larghezza e 1 cm di spessore. Le dimensioni sono in linea con quelle degli ebook reader più recenti arrivati sul mercato (Sony PRS-T2, Kindle di Amazon e TrekStor Pyrus).
Il cambio pagina si effettua toccando lo schermo in corrispondenza dei margini laterali. L’unico tasto meccanico è posizionato sotto lo schermo e serve per tornare alla pagina principale (home screen).
 
 
 
Kobo Touch: il tasto per tornare in home screen

L'unico tasto meccanico è presente sotto lo schermo e richiama sempre la home screen
Lo spazio dichiarato per l’archiviazione dei contenuti è di 2 GByte, ma poco meno della metà è occupato dal software del dispositivo. Il rimanente (circa 1.3 GByte come correttamente indicato anche sulla scheda tecnica del prodotto) è comunque più che sufficiente per archiviare un migliaio di ebook. Per i più esigenti è possibile utilizzare una scheda microSD per espandere la memoria fino a 32GByte.
Come accennato all’inizio dell’articolo i tre modelli Kobo hanno integrati i cataloghi ebook di Mondadori e della piattaforma Kobo. Grazie alla connettività Wi-Fi (di serie) è possibile cercare le opere digitali di proprio interesse ed effettuare l’acquisto direttamente dal dispositivo senza la necessità di utilizzare un Pc.
A livello funzionale il Kobo Touch ha tutto quello che serve per una lettura confortevole, dalla scelta del carattere (sono 11 quelli predefiniti) alla regolazione dei margini, della dimensione dei caratteri, dell’interlinea, fino all’attivazione della giustificazione centrata o a destra.
Queste sono le regolazoni di base ma per chi non si accontenta è possibile intervenire ulteriormente sullo stile editoriale del libro agendo su spessore e nitidezza del tipo di carattere selezionato.
 
Kobo Touch: la regolazione dei parametri di lettura

Lo stile di lettura è altamente personalizzabile
 
Kobo Touch: impostazione avanzate di lettura

Le impostazione avanzate di lettura
Si possono evidenziare parole o interi passaggi, aggiungere note e cercare il significato di parole grazie al dizionario italiano Devoto-Oli. Utili a chi legge in lingua originale saranno anche i dizionari in lingua inglese, spagnola, tedesca, francese, olandese, giapponese e i traduttori italiano-inglese, tedesco-inglese, spagnolo-inglese, francese-inglese e viceversa. Il tutto a portata di tocco.
Le nostre prime impressioni sono molto positive. Tutto ci sembra curato nei minini dettagli. L’interfaccia utente è semplice, chiara e responsiva. I passaggi per l’attivazione del reader, come pure quelli per il download e l’installazione dell’applicazione Kobo Desktop per Windows, ci sono parsi ben documentati e alla portata anche dei meno smaliziati con l’uso del Pc.
Fedele alla filosofia read freely, il duo Kobo-Mondadori offre ai propri clienti la possibilità di leggere su qualunque dispositivo i contenuti acquistati. Dal sito KoboBooks.it si può scaricare l’app Kobo eReading per leggere su tutte le più popolari piattaforme disponibili: desktop Windows e Mac, smartphone e tablet Android e i dispositivi mobili iPhone e iPad di Apple.
 
App Kobo eReading per iPad
con Kobo eReading è possibile leggere gli ebook acquistati su iPad e numerose altre piattaforme
Le applicazioni Kobo eReading lavorano in sinergia con il Kobo Touch (e sarà così anche per Kobo Mini e Kobo Glo), mantenendo sincronizzate note e segnalibri.
Da questo punto di vista la proposta di Mondadori è molto simile a quella di Amazon, composta anch’essa da numerose applicazioni multi-piattaforma che lavorano assieme ai
Kindle a inchiostro elettronico e ai tablet Kindle Fire. A nostro parere comunque l’ecosistema di Amazon è ancora superiore perché la sincronizzazione tra i vari dispositivi è automatica e lavora in background, mentre sul Kobo deve essere richiesta eplicitamente.
Ma si tratta solo di un dettaglio.
I lettori di Kobo, a differenza dei Kindle, supportano il formato fluido ePub che è il più utilizzato (insieme al Pdf) dalle librerie online italiane. E questa è chiaramente una particolarità che sarà di certo apprezzata da chi non vuole vincolarsi al formato proprietario di Amazon. Kobo Touch legge anche il formato Mobi ma in questo caso i dizionari hanno un funzionamento leggermente diverso in quanto occorre cercare esplicitamente la parola della quale si vuole ottenere il significato.
Torneremo presto con la recensione completa, ma già in questo articolo possiamo sottolineare parecchi spunti interessanti che lasciano intravedere come i dispositivi Kobo-Mondadori siano (a oggi) l’unica vera alternativa degna di nota all’offerta di Amazon.
 
Qualcuno di voi si è incuriosito?
Io l'ho preso da Silviana alla libreria Mondadori in Piazza Rosmini a Rovereto. E' appunto in distrubuzione solo nelle librerie e negli store Mondadori. Buona lettura a tutti.
 

venerdì 5 ottobre 2012

Allattamento e lavoro

Ben ritrovati a tuti i i miei (credo pochi) lettori. Forse non tutti sanno che siamo nella SAM, la settimana dedicata all'allattamento materno. In Italia si svolgead ottobre e numerose sono le manifestazioni che si tengono in questo periodo: convegni, incontri e presentazioni di libri.
Sul tema dell'allattamento di libri ce ne sono e voglio citarne alcuni che ho letto e amato:
C. Gonzales "Un dono per tutta la vita" (Ed. Leone Verde-Bambino naturale)
T.Catanzani e P.Negri "Allattare, un gesto d'amore" (Ed. Bonomi)
P. Negri "Tutte le mamme hanno il latte"
    e "Sapore di mamma"(Ed. Leone Verde-Bambino naturale)
P.Newman e G.De Fiore "Svezzamento e allattamento" (Ed.Coleman)
 
 
Nell'ultimo libro citato, di cui è autrice Grazia De Fiore, consulente professionale IBCLC, c'è una parte dedicata al rientro al lavoro della mamma e alla prosecuzione dell'allattamento al seno.
 
Di recente però questo filone è stato ripreso da altre due donne e mamme che potrei definire del settore con libri dedicati a questo argomento che, diciamolo, crea non poche ansie e domande alle neo mamme.
 
La prima è Giorgia Cozza, tris mamma e giornalista per alcune riviste che si occupano di infanzia. Il tema dell'allattamento lo ha affrontato anche nel libro "Allattare è facile", edito dal Bambino Naturale e illustrato da Maria Francesca Agnelli (qualcuno la conosce forse per la serie di Alice). Nel libro edito dalla Leche League Giorgia si trovano le voci e fotografie di mamme che hanno portato le loro testimonianze in diversi ambiti (problemi pratici dell'allattare dopo il rientro al lavoro, la scelta delle persone a cui affidare il bimbo..). Quindi diciamo che questo testo è stato scritto a tante mani ed è, per quanto ho visto io, l'unico di questo genere sul tema in questione.
 
La seconda è Tiziana Catanzani, quattro volte mamma, consulente IBCLC .
Dal 2011 collabora con il Comitato Italiano per l’UNICEF in qualità di Valutatore nell’Iniziativa “Insieme per l’Allattamento – Ospedali & Comunità Amici dei Bambini“.
E' inoltre formatrice sull’allattamento materno per il MIPA Centro Studi (Movimento Internazionale Parto Attivo.
Il suo libro ha un taglio diverso da quello di Giorgia ma non per questo è meno completo.
Sono affrontati gli aspetti organizzativi e pratici, ma anche quelli lesiglativi in senso stretto (congedi, permessi, diritti della donna lavoratric) e non perde mai di vista nemmeno l'aspetto psicologico della mamma che lascia il suo bimbo dopo diversi mesi di vita simbiotica.
 
A questo link potete sfogliare il libro

Non è detto che la donna voglia sempre tornare al lavoro in tempi che ormai sono quasi obbligati (la maternità obbligatoria e il congedo parentale non consentono ad esempio di portare il bimbo all'età in cui entra alla scuola materna, come molte mamme vorrebbero) e non è detto che tutte siano nella condizione economica di lasciare un lavoro, soprattutto con i tempi che corrono.

Come il fatto di non allattare al seno (i motivi possono essere personali legati alla vita della donna) non deve essere motivo in alcun modo di "censura" o di valutazione sull'essere o meno una brava mamma, così il rientrare al lavoro non deve far venire sensi di colpa alla madre.
Bello a dirsi, difficilissimo a farsi, almeno da parte mia è stata una battaglia contro me stessa quello di ripetermi che portando Stefano al nido non lo stavo abbandonando.
I nonni non possono giustamente essere a disposizione a tempo pieno, la Tages Mutter era impraticabile dal punto di vista dell'onere economico e quindi il nido comunale è rimasta l'alternativa ma devo ammettere che sono molto soddisfatta di come è gestito il nostro nido, L'Aquilone di Rovereto e del lavoro della nostra cara Ornella (non vuole essere chiamata maestra). Stefano si è legato molto ad uno dei suoi compagni, Ilion, e quest'estate quando era a casa in agosto con il papà lo nominava spesso, assieme a Ornella e al cuoco Paolo.

Adesso però chiuso qui questo mio post, sperando di non avervi annoiato e di aver sollevato in voi, mamme che allattate e che state per rientrare al lavoro, un po' di curiosità verso questi due testi.

Sono molto carine anche le copertine...una con la foto di una mamma nelle sue due vesti, l'altra con un disegno di Andra Pecchia (http://www.andreapecchia.com/)





 

COME ACQUISTARE I DUE LIBRI
Quello di Giorgia potete richiederlo direttamente alla Leche League consultando i loro titoli nella pagina Internet
 
 
Quello di Tiziana è ordinabile direttamente dall'editore
e non sono applicate spese di spedizione, oltre ad avere un 15% di sconto se diventate fan della pagina FB
Se visitate la home page dell'editore troverete altre interessanti e piacevoli pubblicazioni.
 
Sul blog di Tiziana che ha dato nome al libro (o viceversa?) trovato una mia testimonianza su un'interessante agevolazione economica offerta dalla Provincia autonoma di Trento ai dipendenti del settore privato.
 
Nel salutarvi e dirvi "al prossimo post" volevo condividere con voi il link a uno splendido video realizzato da Georgia Lanciai, per l'associazione Il Melograno di Trento che si occupa di gravidanza, nascita e accudimento.
Gustatevelo perchè è davvero meraviglioso.
 

martedì 25 settembre 2012

Vorrei parlarvi di MUSICA IN GRAVIDANZA


Care mamme e papà in attesa e futuri genitori, vorrei condividere con voi un'esperienza molto bella ed emozionante che abbiamo fatto con mio marito.
Partiamo da un po’ lontano. Sono nata nel lontano 1974 e nonostante non fosse noto a tutti l’effetto benefico della musica, dal giorno in cui sono tornata a casa dalla maternità, i miei mi facevano ascoltare da un mangiacassette le “Quattro stagioni di Vivaldi”.
Altro che ipod, lettore cd, casse acustiche di alto livello. E i miei genitori non erano musicisti, non avevano neppure mai studiato musica, ma consigliati da un loro caro amico avevano “investito” un po’ di soldini per questa cosa in cui credevano molto.
Poi ho frequentato un asilo sperimentale in cui la maestra Carla ci faceva “suonare” con degli strumenti quali cembalo, triangolo, nacchere, maracas e cantare tutti assieme. Erano delle occasioni di festa e gioia per noi bimbi le ore con lei.
Dagli 8 ai 18 anni ho studiato pianoforte presso la Civica scuola musicale della mia città, interrompendo poi per proseguire gli studi all’Università. Ma la musica non mi è mai più uscita dal sangue.
Ho avuto la fortuna di incontrare casualmente sulla mia strada, durante l’attesa del nostro Stefano, il “Grembo armonico. Come avete capito la musica fa parte della mia vita e ho sempre ritenuto che, assieme alla lettura, fosse una elemento vitale della mia esistenza, come l’aria che respiro e l’acqua di cui sono composte le mie cellule
Ritengo che sia stata un’esperienza utilissima, piacevole (e avevo riscontro anche dai movimenti di Stefano nella mia pancia) e sono sicura che lo sarà anche in futuro per il nostro piccolo.  
Quello di cui vorrei farvi partecipe sono i risultati che ho avuto con questo percorso.
L'ho scoperto un po' "tardi" ovvero verso la fine del 5 mese, cercando "gravidanza e musica" in google. Abbiamo iniziato con mio marito ogni giorno, mattina e sera, a “fare gli ascolti” alla pancia, tenendoci sopra una mano, massaggiandola, spiegando al piccolo prima cosa succedeva e poi la sera gli raccontavamo assieme la nostra giornata come era andata, cosa avevamo fatto, gli parlavamo con amore dicendogli che aspettavamo il suo arrivo.
Ho avuto costanza nel percorso pre...un po' meno nel post nel senso che non tutti i giorni, con il trambusto dei primi tempi, riuscivo a fargli sentire la sua "musichetta" (la chiamo affettuosamente così anche se è musica di alto livello)......ma in compenso gli ho sempre cantato e non solo per farlo addormentare, anche durante il cambio, il gioco, andando in giro a spasso, Sia melodie note che altre che mi venivano così al momento...con parole mie...e mi sembra abbia sempre reagito bene. Io credo fermamente nel potere della musica e dei suoni in generale.
Bello “l'effetto Mozart” ma ritengo che siano più adatti a tale stimolazione autori come Vivaldi, Bach e gli autori barocchi, come anche alcuni studi affermano.
Cosa ho notato nel mio Stefano? Tutti mi dicono (e io ascolto attentamente e ora ho iniziato a fare confronti con altri bimbi, anche se a volte è sbagliato) che è un bimbo molto curioso e attento a quello che lo circonda,  i rumori e i suoni lo incuriosiscono, vuole capire come si originano e dare loro un nome. Già da quando ne aveva 2 mesi e mezzo emetteva suoni e sillabe. I progressi andavano a periodi:ci sono state fasi di esplosione e tante chiacchiere momenti più "tranquilli," ma mia mamma mi ha appunto spiegato che anch'io andavo a salti e che è tipico dei bimbi. Altre cose: occhi molto svegli e curiosi....guarda dappertutto....vuole prendere tutto quello che vede, una psicologa mi ha detto che è un bimbo molto reattivo (non iper attivo, attenzione).
Sono convinta che una bella dose di felicità e vivacità che lo caratterizzano gliel’abbia data anche la musica che ha ascoltato e che ora in tanti momenti gli ripropongo io con la mia voc.
Non abbiate paura mamme e papà di stonare…i nostri bimbi non hanno bisogno di cantanti professioniti in casa ma di voci famigliari e dolci come le vostre.
 
Adesso la musica continua ad accompagnarci nella nostra crescita. Sì dico nostra perché noi adulti abbiamo molto da imparare dai bambini. La spontaneità, il guardare il mondo con occhi sempre meravigliati per quello che vediamo, l’entusiasmo per la vita e il mondo che ci circonda.
Da un anno seguiamo un “corso” di musica per bimbi da 0 a 3 anni. Si chiama Music Together e ogni volta che nomino a Stefano la musica lui mi dice Max (il ragazzo che lo tiene) e chitarra, perché le canzoncine che cantiamo sono anche accompagnate dalla chitarra.
Cantare ai nostri bimbi, far ascoltare loro musica (di ogni genere, escludendo a mio avviso la musica da discoteca e generi quali l’heavy metal e simili), leggere ad alta voce con e per loro, sono nutrimento per lo spirito, il cuore ma per lo stesso sistema nervoso.
 
Godetevi questo prezioso e unico percorso di cui voglio, in questa occasione, ringraziare di cuore Filippo Massara che l’ha creato! E di recente è anche uscita un'altra iniziativa realizzata in collaborazione con Claudia Boni, con cui ho seguito un percorso di accompagnamento alla nascita, denominato "Gravidanza con la musica".
 
Condivido con voi anche i link dove potete trovare altre informazioni ed iscrivervi alla newsletter per ricevere aggiornamenti e interessanti spunti su questo tema.
 
 
 
 
 

domenica 9 settembre 2012

Besame mucho...e non è la canzone!


Non chiedetemi come sono arrivata a questo libro e nemmeno alla mamma che compare in copertina…sono di quegli incontri casuali che cambiano la vita e ci danno tante tante opportunità nuove.

Dunque torniamo indietro di circa 2 anni. A metà settembre del 2010 inizio il corso di accompagnamento alla nascita, tenuto da Cristina, la mitica ostetrica del consultorio locale a cui assiste, in veste di “tirocinante” (anche se di tirocinio non ne aveva bisogno, stante la sua esperienza) Vania, ostetrica dell’Ospedale Civile S.Maria del Carmine.

Siamo un bel gruppo di primipare, di già mamme e c’è anche una mamma che attende due gemelle. Io e Luca non sappiamo se Schummy (così chiamato per il veloce battito del cuore sentito alla prima ecografia) sia maschio o femmina e abbiamo voluto tenere la sorpresa per il parto.

Gli incontri passano veloci, anche troppo, accanto a nozioni tecniche c’è anche il momento per il rilassamento del corpo, lo scambio di esperienze personali e anche l’angolo per lo sfogo. Al momento della “lezione” presso l’ospedale, dopo la quale siamo andate a visitare la sala travaglio-parto, mi avvicino a Cristina e ci mettiamo a parlare di libri, stavo leggendo “Bebè a costo zero” di Giorgia Cozza. Lei mi nomina “Besame mucho” di Carlos Gonzales, aggiungendo che è un testo densissimo e preziosisimo. La mia mente va subito alla canzone che adoro ma la curiosità rimane e, tornando a piedi verso casa passo nella “mia” libreria e chiedo a Marisa, la proprietaria, se hanno il testo. Lei mi guarda sconsolata e mi dice che l’hanno appena terminato ma che lo riordina con piacere. Mi manderà un sms al suo arrivo.

Dopo 10 giorni arriva il tanto atteso messaggio e così mi precipito in libreria, che è vicina a casa. Non appena ho tra le mani l’oggetto del desiderio (per me i libri sono come per un archeologo dei preziosi reperti ritrovati) un brivido mi percorre la schiena…copertina rossa (il rosso è per antonomasia il colore della passione e dell’amore) e l’immagine di una mamma che tiene una bimba in braccio. Solo dopo noterò che in realtà la bimba è in una fascia ad anelli.

Ma passiamo ora al testo. Besame mucho lo definisco un libro di svolta, uno di quei testi che ti illuminano e ti fanno capire che la puericultura non è matematica e i bimbi non nascono con il libretto di istruzioni annesso. L’autore, che ha pubblicato altri libri stupendi, è un pediatra spagnolo che si schiera subito e nettamente dalla parte dei bambini.

Il punto di vista di Gonzales è che il bambino ha bisogno di affetto, di contatto fisico, di attenzione, e queste attenzioni non sono mai troppe. In fondo le “basi sicure” e il legame avuto da piccoli ci consente poi di aprirci al mondo e a tutto ciò che è nuovo (e per un bimbo che cresce tutto è una scoperta) con serenità e senza paure.

Ma le mie parole non possono in alcun modo sostituire la lettura di questo libro che consiglio davvero vivamente a tutti i genitori e futuri tali.

E passiamo ora a Grazia……il solo nome non vi dirà molto, si tratta di Grazia De Fiore, anche con lei l’incontro è stato casuale, su Facebook. Ho scoperto così che ha scritto due libri “Portare i bambini” e “Svezzamento e allattamento” editi da Coleman, come Besame mucho.

Con questo quadro il cerchio!Lei è anche la mamma sulla copertina del libro di Gonzales, sì con la sua bimba più grande, in riva allo splendido mare.

E mese dopo mese è nata, anche se a distanza, una splendida amicizia.

Spero di non avervi annoiato con questo lungo post, prossimamente voglio condividere con voi altri due momenti molto intensi della mia prima gravidanza..perchè dico prima? Perché spero che Stefano non resti figlio unico…..buona domenica a tutti!

sabato 8 settembre 2012

Mi presento

Mi chiamo Giulia, ho 37 anni-ancora per poco ; - )- una laurea in Economia Politica ormai 14 anni fa e un lavoro da bancaria...ebbene sì, alla fine le mie alte aspirazioni di fare un dottorato e intraprendere la carriera accademica sono andate, per motivi personali, su per il camino.
Ma  sono contenta così perchè se non fossi andata a lavorare in banca non avrei conosciuto mio marito Luca.
Il nostro incontro è stato del tutto casuale e fortuito però posso dire...che botta di .....!
Ebbene sì, mi ritengo davvero fortunata ad aver trovato un marito come lui,che ora è anche un dolcissimo padre di uno splendido cucciolo.
Ad aprile ho fatto 13 anni di lavoro ma me ne restano ancora tanti davanti.
Le mie passioni sono la musica (non vivrei mai senza), la lettura, il cinema e i viaggio.
Andando in ordine
 
MUSICA: ho suonato pianoforte per 10 anni senza diplomarmi perchè alla fine ho scelto l'università, due cose bene assieme non riuscivo a farle.
Adoro la classica, soprattutto Vivaldi, Albinoni e i barocchi. Sono follemente "innamorata" di Elton John di cui ho assistito a 2 concerti all'Area di Verona. Mi piacciono gli U2, Elisa, Giorgia e Ronan Keating ma ascolto un po' di tutto
 
LETTURA: i miei autori preferiti sono Paulo Coelho, Italo Svevo e Carlos Gonzales, tra le letture impegnate. Mentre per i momenti di relax ci sono Nicholas Sparks, Sophie Kinsella e Rosamunde Pichler. Per un periodo mi sono data anche ai manga, grossissima passione di mio marito ma del tipo "Jenny la tennista" e "Il grande sogno di Maya"
 
CINEMA: non ho grandi preferenze di genere, non mi piace però l'horror. Tra i miei attori del cuore Dustin Hoffman, Al Pacino, Robert De Niro, Julia Roberts, Susan Sarandon (ne ho sicuramente dimenticati alcuni)
 
VIAGGI: se solo avessi più soldi sarei sempre con la valigia in mano. Marito e figlio sono del Sagittario e quindi mi asseconderebbero volentieri, è il segno dei viaggiatori.
Sono stata in Inghilterra (Londra, Cambridge, Oxford, Canterbury e Hastings), in Austria (solo Innsbruck dove ho fatto l'Erasmus per 6 mesi), Grecia (Creta, Thassos e Alonnisos), Spagna (Minorca) ed Egitto (Crociera sul Nilo, Marsa Alam e Sharm-El Sheik). E poi il nostro mitico viaggio 2009 negli Usa. Los Angeles, San Francisco, Yosemite Park, Gran Canyon, Bryce Canyon, Anteloep Canyon, Death Valley e Las Vegas....e quando sarà più grande pensiamo già di rifare un'esperienza on the road negli States.
 
Alla prossima puntata...bye bye

venerdì 7 settembre 2012

Eccomi qui

Ciao a tutti, eccomi qui con un blog....non ci avevo mai pensato in passato ma ho visto da altre amiche che è un simpatico modo per comunicare e condividere momenti speciali, emozioni, fotografie...e un po' della mia vita con le persone a cui tengo. Non sarà una cosa che mi prenderà più di tanto tempo..se e quando riuscirò lo aggiornerò ma non sarà un'ossessione.
Il perchè del nome? il mio piccolo Stefano quando era piccolo assumeva sempre l'atteggiamento che hanno i suricati...testa dritta in posizione di massima attenzione e la girava di qua e di là per controllare tutto. Quando ho visto la foto del simpatico animaletto mi sono innamorata. E da allora lui è stato "suricato".
A risentirci a presto.