martedì 25 settembre 2012

Vorrei parlarvi di MUSICA IN GRAVIDANZA


Care mamme e papà in attesa e futuri genitori, vorrei condividere con voi un'esperienza molto bella ed emozionante che abbiamo fatto con mio marito.
Partiamo da un po’ lontano. Sono nata nel lontano 1974 e nonostante non fosse noto a tutti l’effetto benefico della musica, dal giorno in cui sono tornata a casa dalla maternità, i miei mi facevano ascoltare da un mangiacassette le “Quattro stagioni di Vivaldi”.
Altro che ipod, lettore cd, casse acustiche di alto livello. E i miei genitori non erano musicisti, non avevano neppure mai studiato musica, ma consigliati da un loro caro amico avevano “investito” un po’ di soldini per questa cosa in cui credevano molto.
Poi ho frequentato un asilo sperimentale in cui la maestra Carla ci faceva “suonare” con degli strumenti quali cembalo, triangolo, nacchere, maracas e cantare tutti assieme. Erano delle occasioni di festa e gioia per noi bimbi le ore con lei.
Dagli 8 ai 18 anni ho studiato pianoforte presso la Civica scuola musicale della mia città, interrompendo poi per proseguire gli studi all’Università. Ma la musica non mi è mai più uscita dal sangue.
Ho avuto la fortuna di incontrare casualmente sulla mia strada, durante l’attesa del nostro Stefano, il “Grembo armonico. Come avete capito la musica fa parte della mia vita e ho sempre ritenuto che, assieme alla lettura, fosse una elemento vitale della mia esistenza, come l’aria che respiro e l’acqua di cui sono composte le mie cellule
Ritengo che sia stata un’esperienza utilissima, piacevole (e avevo riscontro anche dai movimenti di Stefano nella mia pancia) e sono sicura che lo sarà anche in futuro per il nostro piccolo.  
Quello di cui vorrei farvi partecipe sono i risultati che ho avuto con questo percorso.
L'ho scoperto un po' "tardi" ovvero verso la fine del 5 mese, cercando "gravidanza e musica" in google. Abbiamo iniziato con mio marito ogni giorno, mattina e sera, a “fare gli ascolti” alla pancia, tenendoci sopra una mano, massaggiandola, spiegando al piccolo prima cosa succedeva e poi la sera gli raccontavamo assieme la nostra giornata come era andata, cosa avevamo fatto, gli parlavamo con amore dicendogli che aspettavamo il suo arrivo.
Ho avuto costanza nel percorso pre...un po' meno nel post nel senso che non tutti i giorni, con il trambusto dei primi tempi, riuscivo a fargli sentire la sua "musichetta" (la chiamo affettuosamente così anche se è musica di alto livello)......ma in compenso gli ho sempre cantato e non solo per farlo addormentare, anche durante il cambio, il gioco, andando in giro a spasso, Sia melodie note che altre che mi venivano così al momento...con parole mie...e mi sembra abbia sempre reagito bene. Io credo fermamente nel potere della musica e dei suoni in generale.
Bello “l'effetto Mozart” ma ritengo che siano più adatti a tale stimolazione autori come Vivaldi, Bach e gli autori barocchi, come anche alcuni studi affermano.
Cosa ho notato nel mio Stefano? Tutti mi dicono (e io ascolto attentamente e ora ho iniziato a fare confronti con altri bimbi, anche se a volte è sbagliato) che è un bimbo molto curioso e attento a quello che lo circonda,  i rumori e i suoni lo incuriosiscono, vuole capire come si originano e dare loro un nome. Già da quando ne aveva 2 mesi e mezzo emetteva suoni e sillabe. I progressi andavano a periodi:ci sono state fasi di esplosione e tante chiacchiere momenti più "tranquilli," ma mia mamma mi ha appunto spiegato che anch'io andavo a salti e che è tipico dei bimbi. Altre cose: occhi molto svegli e curiosi....guarda dappertutto....vuole prendere tutto quello che vede, una psicologa mi ha detto che è un bimbo molto reattivo (non iper attivo, attenzione).
Sono convinta che una bella dose di felicità e vivacità che lo caratterizzano gliel’abbia data anche la musica che ha ascoltato e che ora in tanti momenti gli ripropongo io con la mia voc.
Non abbiate paura mamme e papà di stonare…i nostri bimbi non hanno bisogno di cantanti professioniti in casa ma di voci famigliari e dolci come le vostre.
 
Adesso la musica continua ad accompagnarci nella nostra crescita. Sì dico nostra perché noi adulti abbiamo molto da imparare dai bambini. La spontaneità, il guardare il mondo con occhi sempre meravigliati per quello che vediamo, l’entusiasmo per la vita e il mondo che ci circonda.
Da un anno seguiamo un “corso” di musica per bimbi da 0 a 3 anni. Si chiama Music Together e ogni volta che nomino a Stefano la musica lui mi dice Max (il ragazzo che lo tiene) e chitarra, perché le canzoncine che cantiamo sono anche accompagnate dalla chitarra.
Cantare ai nostri bimbi, far ascoltare loro musica (di ogni genere, escludendo a mio avviso la musica da discoteca e generi quali l’heavy metal e simili), leggere ad alta voce con e per loro, sono nutrimento per lo spirito, il cuore ma per lo stesso sistema nervoso.
 
Godetevi questo prezioso e unico percorso di cui voglio, in questa occasione, ringraziare di cuore Filippo Massara che l’ha creato! E di recente è anche uscita un'altra iniziativa realizzata in collaborazione con Claudia Boni, con cui ho seguito un percorso di accompagnamento alla nascita, denominato "Gravidanza con la musica".
 
Condivido con voi anche i link dove potete trovare altre informazioni ed iscrivervi alla newsletter per ricevere aggiornamenti e interessanti spunti su questo tema.
 
 
 
 
 

domenica 9 settembre 2012

Besame mucho...e non è la canzone!


Non chiedetemi come sono arrivata a questo libro e nemmeno alla mamma che compare in copertina…sono di quegli incontri casuali che cambiano la vita e ci danno tante tante opportunità nuove.

Dunque torniamo indietro di circa 2 anni. A metà settembre del 2010 inizio il corso di accompagnamento alla nascita, tenuto da Cristina, la mitica ostetrica del consultorio locale a cui assiste, in veste di “tirocinante” (anche se di tirocinio non ne aveva bisogno, stante la sua esperienza) Vania, ostetrica dell’Ospedale Civile S.Maria del Carmine.

Siamo un bel gruppo di primipare, di già mamme e c’è anche una mamma che attende due gemelle. Io e Luca non sappiamo se Schummy (così chiamato per il veloce battito del cuore sentito alla prima ecografia) sia maschio o femmina e abbiamo voluto tenere la sorpresa per il parto.

Gli incontri passano veloci, anche troppo, accanto a nozioni tecniche c’è anche il momento per il rilassamento del corpo, lo scambio di esperienze personali e anche l’angolo per lo sfogo. Al momento della “lezione” presso l’ospedale, dopo la quale siamo andate a visitare la sala travaglio-parto, mi avvicino a Cristina e ci mettiamo a parlare di libri, stavo leggendo “Bebè a costo zero” di Giorgia Cozza. Lei mi nomina “Besame mucho” di Carlos Gonzales, aggiungendo che è un testo densissimo e preziosisimo. La mia mente va subito alla canzone che adoro ma la curiosità rimane e, tornando a piedi verso casa passo nella “mia” libreria e chiedo a Marisa, la proprietaria, se hanno il testo. Lei mi guarda sconsolata e mi dice che l’hanno appena terminato ma che lo riordina con piacere. Mi manderà un sms al suo arrivo.

Dopo 10 giorni arriva il tanto atteso messaggio e così mi precipito in libreria, che è vicina a casa. Non appena ho tra le mani l’oggetto del desiderio (per me i libri sono come per un archeologo dei preziosi reperti ritrovati) un brivido mi percorre la schiena…copertina rossa (il rosso è per antonomasia il colore della passione e dell’amore) e l’immagine di una mamma che tiene una bimba in braccio. Solo dopo noterò che in realtà la bimba è in una fascia ad anelli.

Ma passiamo ora al testo. Besame mucho lo definisco un libro di svolta, uno di quei testi che ti illuminano e ti fanno capire che la puericultura non è matematica e i bimbi non nascono con il libretto di istruzioni annesso. L’autore, che ha pubblicato altri libri stupendi, è un pediatra spagnolo che si schiera subito e nettamente dalla parte dei bambini.

Il punto di vista di Gonzales è che il bambino ha bisogno di affetto, di contatto fisico, di attenzione, e queste attenzioni non sono mai troppe. In fondo le “basi sicure” e il legame avuto da piccoli ci consente poi di aprirci al mondo e a tutto ciò che è nuovo (e per un bimbo che cresce tutto è una scoperta) con serenità e senza paure.

Ma le mie parole non possono in alcun modo sostituire la lettura di questo libro che consiglio davvero vivamente a tutti i genitori e futuri tali.

E passiamo ora a Grazia……il solo nome non vi dirà molto, si tratta di Grazia De Fiore, anche con lei l’incontro è stato casuale, su Facebook. Ho scoperto così che ha scritto due libri “Portare i bambini” e “Svezzamento e allattamento” editi da Coleman, come Besame mucho.

Con questo quadro il cerchio!Lei è anche la mamma sulla copertina del libro di Gonzales, sì con la sua bimba più grande, in riva allo splendido mare.

E mese dopo mese è nata, anche se a distanza, una splendida amicizia.

Spero di non avervi annoiato con questo lungo post, prossimamente voglio condividere con voi altri due momenti molto intensi della mia prima gravidanza..perchè dico prima? Perché spero che Stefano non resti figlio unico…..buona domenica a tutti!

sabato 8 settembre 2012

Mi presento

Mi chiamo Giulia, ho 37 anni-ancora per poco ; - )- una laurea in Economia Politica ormai 14 anni fa e un lavoro da bancaria...ebbene sì, alla fine le mie alte aspirazioni di fare un dottorato e intraprendere la carriera accademica sono andate, per motivi personali, su per il camino.
Ma  sono contenta così perchè se non fossi andata a lavorare in banca non avrei conosciuto mio marito Luca.
Il nostro incontro è stato del tutto casuale e fortuito però posso dire...che botta di .....!
Ebbene sì, mi ritengo davvero fortunata ad aver trovato un marito come lui,che ora è anche un dolcissimo padre di uno splendido cucciolo.
Ad aprile ho fatto 13 anni di lavoro ma me ne restano ancora tanti davanti.
Le mie passioni sono la musica (non vivrei mai senza), la lettura, il cinema e i viaggio.
Andando in ordine
 
MUSICA: ho suonato pianoforte per 10 anni senza diplomarmi perchè alla fine ho scelto l'università, due cose bene assieme non riuscivo a farle.
Adoro la classica, soprattutto Vivaldi, Albinoni e i barocchi. Sono follemente "innamorata" di Elton John di cui ho assistito a 2 concerti all'Area di Verona. Mi piacciono gli U2, Elisa, Giorgia e Ronan Keating ma ascolto un po' di tutto
 
LETTURA: i miei autori preferiti sono Paulo Coelho, Italo Svevo e Carlos Gonzales, tra le letture impegnate. Mentre per i momenti di relax ci sono Nicholas Sparks, Sophie Kinsella e Rosamunde Pichler. Per un periodo mi sono data anche ai manga, grossissima passione di mio marito ma del tipo "Jenny la tennista" e "Il grande sogno di Maya"
 
CINEMA: non ho grandi preferenze di genere, non mi piace però l'horror. Tra i miei attori del cuore Dustin Hoffman, Al Pacino, Robert De Niro, Julia Roberts, Susan Sarandon (ne ho sicuramente dimenticati alcuni)
 
VIAGGI: se solo avessi più soldi sarei sempre con la valigia in mano. Marito e figlio sono del Sagittario e quindi mi asseconderebbero volentieri, è il segno dei viaggiatori.
Sono stata in Inghilterra (Londra, Cambridge, Oxford, Canterbury e Hastings), in Austria (solo Innsbruck dove ho fatto l'Erasmus per 6 mesi), Grecia (Creta, Thassos e Alonnisos), Spagna (Minorca) ed Egitto (Crociera sul Nilo, Marsa Alam e Sharm-El Sheik). E poi il nostro mitico viaggio 2009 negli Usa. Los Angeles, San Francisco, Yosemite Park, Gran Canyon, Bryce Canyon, Anteloep Canyon, Death Valley e Las Vegas....e quando sarà più grande pensiamo già di rifare un'esperienza on the road negli States.
 
Alla prossima puntata...bye bye

venerdì 7 settembre 2012

Eccomi qui

Ciao a tutti, eccomi qui con un blog....non ci avevo mai pensato in passato ma ho visto da altre amiche che è un simpatico modo per comunicare e condividere momenti speciali, emozioni, fotografie...e un po' della mia vita con le persone a cui tengo. Non sarà una cosa che mi prenderà più di tanto tempo..se e quando riuscirò lo aggiornerò ma non sarà un'ossessione.
Il perchè del nome? il mio piccolo Stefano quando era piccolo assumeva sempre l'atteggiamento che hanno i suricati...testa dritta in posizione di massima attenzione e la girava di qua e di là per controllare tutto. Quando ho visto la foto del simpatico animaletto mi sono innamorata. E da allora lui è stato "suricato".
A risentirci a presto.